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Intervista: il blog Racconti in cerca di lettore parla con Moony

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Beatrice e Greta, del blog Racconti in cerca di lettore, parlano con Moony della sua esperienza di lettrice e scrittrice.

Che tipo di lettrice sei? Che tipo di libri preferisci?

Sono una “multilettrice”, nel senso che leggo due o tre libri nello stesso periodo. Magari a giorni alterni. Questo mio modo di approcciarmi ai libri nasce tanto tempo fa, quando frequentavo la facoltà di filosofia. I saggi filosofici richiedevano concentrazione, così mi dilettavo ad alternarli con testi di psicologia e pedagogia. Ora rileggo gli antichi filosofi greci e li alterno con romanzi di varia natura, dal thriller al romanzo storico. È molto difficile che un solo testo mi rapisca in solitaria tanto da terminarlo in due giorni.

Scopri di più sul loro blog, qui

Giornata mondiale del Libro: Moony Witcher su Radio Vaticana


Per la giornata mondiale del libro, ecco un’intervista che Radio Vaticana, nella giornalista Elisa Sartarelli, ha fatto a Roberta Rizzo – Presidente di Città dei Sogni.

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Celebrata ieri la Giornata Mondiale del Libro e del Diritto d’Autore, evento patrocinato dall’Unesco per promuovere la lettura. La prima edizione si è tenuta nel 1996 e da allora ogni 23 aprile numerose manifestazioni si tengono a livello mondiale per rendere omaggio ai libri. Al microfono di Elisa Sartarelli, spiega l’importanza del leggere, la giornalista Roberta Rizzo, in arte Moony Witcher, autrice di numerosi romanzi per ragazzi: RealAudioMP3.
R. – Indubbiamente è molto importante. Leggere è vivere, è vivere tante avventure, conoscere, capire e divertirsi, soprattutto per i bambini e non solo per gli adulti, perché i bambini hanno bisogno di immaginare, di vivere e di capire in quale mondo vivono attraverso delle avventure che gli scrittori rendono vive nei loro libri.

D. – Lei è una scrittrice di libri per bambini che hanno avuto molto successo a livello italiano e internazionale. E’ dai bambini, quindi, che dovremmo partire per promuovere la lettura, anche se proprio nei più piccoli sembra diminuire questo interesse per i libri…

R. – Dai bambini bisogna partire sempre per tutto: per tutto ciò che riguarda la nostra società, il mondo che viviamo. La lettura per il bambino è fondamentale. Il libro è uno strumento normalmente cartaceo, ma non può diventare solo un momento di gioco, anche se il libro può essere un gioco. La lettura non deve essere imposta, ma deve essere una gratificazione e questo è un discorso pedagogico e educativo che nelle scuole deve passare. Ma non è soltanto la scuola, è la famiglia, perché se il bambino ha dei genitori che leggono, dei nonni che leggono, evidentemente apprezzerà anche lui la lettura. E poi c’è il mondo, il mondo esterno: bisognerebbe frequentare di più le librerie, le biblioteche. Quando i genitori, le mamme, i papà o i nonni portano i figli in libreria, è bene che li lascino scegliere.

D. – Possiamo quindi avvicinare i bambini alla lettura, magari attraverso gli e-book oppure attraverso le presentazioni: qual è il metodo migliore per far capire ai bambini quanto è importante leggere?

R. – Gli e-book sicuramente sono uno strumento agevole. Se parliamo di testi per bambini e se parliamo di bambini dai 6 ai 10 anni, l’e-book è problematico, nel senso che le immagini non hanno quell’impatto così importante rispetto a un testo cartaceo. Se parliamo, invece, di ragazzi dagli 11 anni fino ai 13-14 anni, quindi preadolescenti, l’e-book è sicuramente uno strumento a loro confacente. Per quanto riguarda le presentazioni, io sono un po’ scettica: ne ho fatte tante nella mia vita di scrittrice e devo dire che dopo un po’ – se non si ha un impatto emotivo ed empatico – è noioso: per i ragazzini soprattutto non è interessante molto la presentazione, se non prende lati che per loro siano importanti, siano fondamentali per la loro crescita. Ritengo, invece, che vi siano strumenti diversi e luoghi diversi dove promuovere i libri e sono, per esempio, le manifestazioni tipo i festival, ma non centrano spesso gli obiettivi sulla creatività e l’immaginario. Io sto organizzando, per il 2014, un grande festival dedicato, appunto, ai bambini: lo sto organizzando in una città del nord, che è Vigevano, e sarà un festival nazionale, dedicato a tutti i bambini, sulla creatività.

Testo proveniente dalla pagina http://it.radiovaticana.va del sito Radio Vaticana

Intervista su ThrillerMagazine!

E’ l’autrice di importanti saghe fantasy che hanno catalizzato l’attenzione di piccoli e grandi lettori, è riuscita a vendere più di un milione di copie (si avete capito bene… un milione) e ad essere tradotta in circa 30 paesi: è Moony Witcher (pseudonimo di Roberta Rizzo). Psicopedagogista, insegnante, giornalista e ora acclamata autrice di personaggi ormai entrati nell’immaginario collettivo di migliaia di ragazzi, come: Nina la bambina della sesta luna (Giunti), Geno (Giunti), Morga (Mondadori) e del simpatico Gatto Fantasio (Giunti). Un vero e proprio caso letterario tutto italiano quello di cui parleremo oggi, con molto orgoglio, nella nostra rubrica.
I suoi romanzi sono ricchi di misteri da svelare, di avventure da vivere e di continui richiami a mondi leggendari e una venatura di giallo e mistery attraversa tutte le sue storie. I suoi personaggi fanno del coraggio e della loro intelligenza investigativa i loro punti di forza, che li guideranno a indagare l’ignoto e il male, per poi uscirne sempre irrimediabilmente… vincitori.
Cogliamo quindi l’occasione per fare qualche domanda alla nostra prestigiosa e graditissima ospite… PROSEGUITE LA LETTURA SU THRILLERMAGAZINE

Intervista su Librillando: scintille di lettura


La Libreria del Centro, organizzatrice dell’incontro del’9 novembre presso l’istituto Berna di Mestre, intervista Moony  sul blog Librillando per parlare di scrittura, lettura e fantasia.

Gentilissima Roberta,
le scrivo per ringraziarla ancora per il bellissimo incontro che ci ha dato modo di organizzare presso la scuola Berna. E’ stato bello per i ragazzi ma anche per noi!
Approfitto della sua gentilezza per proporle un’intervista che poi noi pubblicheremo nel nostro blog librillando.

Rispondo con piacere e spero di rivedervi presto.
Moony

1.Ci racconti un po’ del suo approccio al mondo della scrittura, quando e perché ha iniziato a scrivere?
Ho iniziato a capire l’importanza della scrittura attraverso il dolore. Un dolore che ho sopportato durante l’infanzia e che mi ha fatto maturare percorrendo un sentiero tortuoso e buio. Se i colori che usavo per esprimer il disagio le parole scritte sono state illuminanti e liberatorie. Crescendo, maturando, studiando intensamente testi di filosofia ho capito che scrivere era vivere. Vivere i pensieri e portarli alla luce degli occhi degli altri. Ci sono voluti molti anni prima di veder in concreto la mia fantasia realizzarsi concretamente. Ho scritto il primo romanzo a superati i quarant’anni.

Il resto dell’intervista sul blog QUI