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jukebox letterato

L’idea è tanto semplice quanto geniale: recitare poesie e incipit di romanzi a richiesta, per pochi spettatori- al massimo quattro- che possono scegliere tra circa cinquecento poesie e più di 200 romanzi.

Istruzioni per l’uso: ci si ferma, si sceglie da una sorta di catalogo, dove i brani e le poesie sono divisi per autore e per argomento, ci si siede su delle bellissime sedie piene di parole e si indossano delle cuffie, ammettiamolo sono degli imbuti da tanica rivestititi elegantemente con del velluto rosso sipario, frutto anch’esse dell’estro dell’attrice, in modo da poter ascoltare la sua voce amplificata in modo naturale e come un cordone ombelicale, senza il disturbo di rumori esterni.

L’effetto è davvero emozionante: la singolarità dell’idea, la bravura di Rosetta Martellini, attrice di prosa e docente di dizione poetica, e il carattere “estemporaneo” rendono questa esperienza unica, una lettura personalizzata, un incontro intimo, confidenziale e sorprendente.

L’esperimento si rivela così una bella dimostrazione d’amore per la poesia, troppo spesso rinchiusa in nicchie elitarie, come se davvero fosse per pochi. La poesia resta una zona off, un segmento elitario della cultura, una roba per pochi, aulica, ermetica, demodé, intimista, fuori luogo e fuori tempo.

Il Juke-box di poesia non è uno spettacolo teatrale e non è teatro di strada, non è un reading di poesia, perché è il pubblico a scegliere cosa vuole ascoltare, ma è una animazione poetica, una “cura” inaspettata, un virus in espansione, una contaminazione sana e leggera, che può andare avanti per quasi 3 ore coinvolgendo il pubblico di tutte le età.

Rosetta Martellini è riuscita a portarla in strada e farla vivere con la semplicità e la generosità dei “santi”, che “non sanno quello che fanno” ma lo fanno perché sono guidati da una “rivelazione” che non possono abbandonare.

Il mondo di Serena Pieruccini

Serena Pieruccini è creatrice di burattini teatrali da oltre 10 anni. Con Happyplanetbooks pubblica in veste di autrice e illustratrice storie spaventose e divertenti per bambini con la tecnica del pop-up e oltre.

Credetemi…il mondo di Serena è davvero meraviglioso.

serena-pieruccini-fra-i-pupazzi

Lei si racconta così…

“…

Questo piccolo mondo di cartapesta nasce dall’esigenza di allargare i confini del reale quotidiano, con la sua crudele tangibilità dove il fantastico viene relegato in un minuscolo spazio, spazio che sembra ormai stretto perfino al mondo dell’infanzia. Ogni imposizione mi ha sempre soffocato e il bisogno di una mancanza di schemi mi ha portato fin da piccola a prendermela non poco per questa scissione fra fantastico e reale. Una linea di confine che mi è sempre sfuggita. Nei racconti di mia nonna sul suo passato, permeato di immagini del folklore locale, ho trovato un appiglio: è reale ciò che vogliamo che lo sia…Immagino il quotidiano dei miei nonni così ricco di zone d’ombra da avere la possibilità di riempirle in modo irreale….”

Guardate che meraviglia le sue creazioni….

Cagliostrino 5

Incontrando i colori e l’arte di Serena Solange Carluccio

Serena e’ un piacere averti con noi.Partiamo da una domanda semplicissima; come ti auto presenti per quelli che ancora non ti conoscono?

Ciao mi chiamo Serena Solange e adoro tutto, ma proprio tutto quello che rappresenti l’arte in generale!

Mi piace tantissimo dipingere, cucire, costruire case per le bamlole, pitturare i muri, mobili e chi più ne ha più ne metta!!

Sono una ragazza pigra in realtà!….ho tante idee che affollano la mia mente e, il più delle volte mi saziano a tal punto da essere convinta di averle realizzate realmente, mi stanco mentalmente e quello che avrei potuto realizzare va in fumo!

Fortunatamente quel poco che realizzo mi riesce benino e piace a tanti. Sono convinta che potrei fare molto di più, anche mia madre me lo ripete sempre!

Anche io sono mamma di una bimba di 3 anni molto vivace che fortunatamente frequenta l’asilo dandomi modo di poter dedicare almeno metà della giornata esclusivamente alla pittura.

Dipingere per me non è più un hobby, nè tanto meno un lavoro, lo faccio principalmente perchè è la mia vita! Non riesco ad andare in vacanza senza portarmi dietro almeno un blocchetto e una matita…anche perchè avendo sempre tanti pensieri e sogni nella mia testolina, anche solo facendo una passeggiata mi carico di spunti ed idee per una mia prossima bambolina dipinta.

Ho sempre “creato” , è una passione che ho avuto fin da piccolissima. Mi divertivo a costruirmi i giochi da sola, dal confezionarmi da sola i vestitini per le mie barbie o dal crearmi le bamboline di carta e vari accessori, anche in 3D…pazza forse? no, solo una personcina che tutto quello che di bello vedeva in giro cercava di ricrearlo da sè!, si forse un pò matta lo sono, ma dicono che lo sono un pò tutti gli artisti!

Prendendo in prestito una citazione celebre?

“La pittura è una poesia che si vede e non si sente, e la poesia è una pittura che si sente e non si vede.” Leonardo Da Vinci

I tuoi disegni, pur non essendo accompagnati da vignette o parole, hanno voce. Raccontano di donne esotiche, fanciullesche. Cos’altro esprimono?

Dolcezza…grazia…sincerità.. quella che vedo ogni giorno nello sguardo di mia figlia! …mia grande musa ispiratrice!

Forse anche un ritorno alla prima età visto che la mia seconda ispirazione la trovo nei cartoni animati giapponesi, e i manga in particolare, che adoro!

Hai mai pensato di illustrare una favola o una storia?

Certo che si!

Sto appunto preparando una nuova linea di dipinti ispirata ad “Alice nel paese delle meraviglie”. Fantastica favola che piace a grandi e piccini, e che sta spopolando in questo periodo anche grazie al film che è uscito  al cinema.

I tuoi quadri sembrano uniti da un filo magico. Ci sveli almeno una delle tue magie?

ahahah…non si tratta di magie, sono abbastanza convinta che ogniuno di noi sia ricco di potenzialità, basta solo credere un pochino di più in noi stessi e nelle nostre capacità e di metterle in atto.Se si ha una passione non bisogna accantonarla perchè non si ha il tempo, ma svilupparla e migliorarla ogni giorno di più!

Io ancora ho molto da imparare, e migliorerò ogni giorno di più principalmente perchè lo desidero…non credo di essere nè magica nè tanto meno di avere un dono, semplicemente ho una grande passione per la pittura e la applico ogni giorno.

Che cosa rappresenta per te la Creazione?

Creare mi fa stare bene, ogni volta che porto a termine un mio lavoro mi sento super realizzata!! Non potrei proprio stare senza fare niente di creativo, mi sentirei vuota. Insomma fa parte di me, Serena= creare!! …ahahh…

Come e quando hai iniziato a dipingere?

Ho frequentato un istituto d’arte di moda e costume e tra le tante materie di disegno c’era anche “stampa stoffa”, una materia dove dipingere era molto importante, figurati che usavamo pennelli numero 00.Tra l’altro li uso tutt’ora, ma per me all’epoca era impensabile imparare ad usarli. In questa materia era molto importante la precisione per una buona riuscita del tessuto stampato.E’ stato proprio a scuola che ho imparato a dipingere, e devo ammettere che inizialmente non mi piaceva un gran chè! …strana la vita eh?!

Grazie mille Serena.

Alice nel paese delle meraviglie…e le sue suggestioni.

Da qualche anno colleziono edizioni di Alice nel paese delle meraviglie. Amo moltissimo questo libro e tutto ciò che rappresenta  e quel che deriva. La magia, la fantasia, il mondo mai del tutto solo sognato. La crescita e il coraggio.

Alice nel paese delle meraviglie ha creato un mondo al di fuori di se stessa. Un mondo che ci permette a nostra volta di conoscere un Coniglio Bianco, uno Stragatto, un Cappelaio Matto, un Brucaliffo e una spietata Regina di cuori…

Una cara amica del web mi ha inoltrato un sito, che se come me, siete appassionate del personaggio di Alice resterete a bocca aperta. Potrete trovare di tutto…

ALICE IN OXFORD

   

Carte da lettera, borse, edizioni rare, francobolli, deliziose tazzine per prendere il The, magneti, saliere, orologi, gioielli e molto, moltissimo, altro.

La magica storia di Alice nel paese delle meraviglie, ricordiamo scritta da Lewis Carroll  , è stata fonte di isperazione per molti artisti che hanno rivisitato la favola. Tramutandola in oggetti creativi

Daniela Pupa  Daniela Pupa

(quelle che vedete in alto sono le creazioni  di Daniela Pupa)

  

(quelle che vedete in alto sono le creazioni di Scarlet Blake)

in quadri…

(quadro di Serena Solange Carluccio)

 in un cartone animato firmato Disney…

in un fumetto…..fino al celebre film di Tim Burton…

Notizia dell’ultima ora è un musical ispirato alle avventure di Alice. Uno spettacolo che, assicura Ginepro, attore e regista,  ”sara’ teatrale ma con ritmi cinematografici, perche’ il pubblico al teatro va certamente affascinato con le macchine teatrali, ma con ritmi veloci e moderni. I tempi cambiano e i ritmi della vita di oggi sono molto cambiati. La sola cosa che non e’ cambiata -aggiunge- e’ la voglia dello spettatore di sedersi in una sala buia per farsi raccontare una storia’.Con “Alice nel Paese delle Meraviglie-Il musical”  favola nel suo aspetto più onirico e fiabesco: quello dell’immaginario dei bambini  si apre sabato 11 dicembre (ore 21) la stagione teatrale comunale 2010 / 2011 del Teatro dell’Unione a Roma.

Ci sono anche libri che danno un nuovo aspetto ad Alice nel paese delle meraviglie.

Alice nel mondo dei numeri

La storia è nata per presentare i numeri dallo 0 al 9 ai bambini in classe prima o per il ripasso in classe seconda, ma è una gradevolissima lettura anche per i più grandi.
Alice un giorno viene risucchiata, come per magia, da un vortice e si trova catapultata in un mondo fantastico, in cui regna sovrano il numero. Qui incontra le cifre sia del mondo reale sia di quello della fantasia, fino addirittura al mondo dei proverbi e dei modi di dire. Alice conosce persone reali e fantastiche, compie esperienze gradevoli e affronta ostacoli e difficoltà, che supera mettendo in gioco la sua tenacia, la sua astuzia e la sua abilità logica, uscendo da ogni avventura un po’ più forte, matura e responsabile.

Alice nel paese delle meraviglie

Il grande classico della letteratura per ragazzi di Lewis Carroll, interpretato da Erminia Dell’Oro. Nelle illustrazioni di Davide L. Marescotti ispirate al mondo del fumetto, un’innovativa Alice teenager, di colore e cosplayer.

Alice nel paese della vaporità

Ben è un giovane londinese che soffre di allucinazioni. Per lavoro legge manoscritti. Una notte gli arriva un libro che si chiama “Alice nel Paese della vaporità”. Noi con lui seguiamo la storia di Alice, un’antropologa che vive in una Londra Vittoriana che non c’è mai stata. Alice viaggia nella Steamland, una terra invasa da un gas che provoca allucinazioni e mutazioni. Una terra in cui la realtà cambia a ogni istante, in cui “giusto” e “sbagliato” sono soltanto parole, e in cui le parole stesse si trasformano in odori e sensazioni. Quella di Alice parte come una ricerca, ma si trasforma subito in una lotta per la vita e per la morte. Alice dovrà sopravvivere in una terra oscura, in cui non c’è differenza tra orrore e meraviglia. Ben legge la sua storia. E qualcosa succede anche a lui.

Alice attraverso lo schermo. Da Poe a Carroll, viaggio nella letteratura fantasy nel cinema

Il cinema, sin dalle sue origini, ha sempre guardato alla letteratura per trarre ispirazione. Il genere fantasy e la fantascienza, in particolar modo, hanno attinto a piene mani da un certo tipo di racconti e di romanzi che durante oltre un secolo di storia cinematografica, sono stati interpretati e rivisitati secondo il preciso gusto di numerosi cineasti. Attraverso il confronto e l’analisi di testi celebri come “Alice nel paese delle meraviglie” e recenti bestseller come “Lovely bones” di Alice Sebold, questo agile volume compie un viaggio nel cinema fantastico mettendo in risalto, tra gli altri, i film che hanno segnato un’epoca (il mago di Oz, Matrix e il Signore degli anelli), piccole gemme (Donnie Darko e Sleepy Hollow) e gli ultimi capolavori di tre maestri della settima arte, che aprono una breccia nel cinema del futuro (Avatar, Amabili resti e Tim Burton’s Alice in Wonderland).

 

A noi non ci resta che continuare a sognare….

Incontrando Natascia Raffio

Una creatura che conosce amici immaginari, che crea sogni, che vive di magie che profumano di carta, vernice e colori brillanti; Natascia Raffio.

Che cosa rappresenta per te l’immaginazione?

Tutto.

Quello che non riusciamo ad immaginare non possiamo realizzarlo e dunque è bene avere un immaginazione ben allenata per far fronte ai nostri impulsi.Io sono stata fortunata la mia mente è un unicorno al galoppo…su un arcobaleno…circondato da stelle…e palloncini…posso avere pure la luna??

Quale potere attribuisci alla fantasia?

Immenso se uno ci crede

Quando e come hai iniziato a “disegnare”?

Non c’è stato un periodo in cui non disegnavo.I miei primi ricordi sono legati al desiderio di vedere con gli occhi quello che avevo nella testa ed è il motivo per cui disegno ancora oggi.

Da piccola cosa sognavi di diventare una volta diventata adulta?

Volevo fare “il mago” come Silvan…ma poi invece di imparare trucchi e giochi di prestigio disegnavo e allora ho capito che non avrei potuto fare altro…se neanche la magia mi ha distratta non c’era speranza.

Comunque ho deciso che diventare adulta non fa per me e allora il problema non si pone.

Attualmente a cosa stai lavorando?

A troppe cose.

Prima di tutto GLAM il mio fumetto sugli amici immaginari che sarebbe dovuto uscire mesi fa.Un cambio di casa editrice e formato lo hanno fatto slittare e cambiando un particolare di quà e uno di la praticamente lo stò rifacendo…sono fatta così non riesco a controllarmi!

Nel frattempo ho ricominciato a dipingere ed è accaduto esattamente come volevo ,per una forte e incontenibile ispirazione.Sono previste due esposizioni per il 2011 la prima a Roma e la seconda a Torino ma per ora non posso dire altro.

Poi ci sono “Dandelion” (il fumetto scritto in coppia con Laura Pagan) e le graphic novel “Miss Macabrette non ha paura dei tuoni” e “Dana e il Pan-Demonio” (quest’ultimo in coppia con Davide De Rose) .

Mamma mia mi stà venendo l’ansia!!

Dove e quando possiamo trovare i tuoi lavori?

Non sò ancora le date di uscita dei vari progetti e la conseguente promozione ma per alcuni manca veramente poco ,per saperne di più basta seguire il mio blog.

www.natasciaraffio.blogspot.com

Foto di Natascia @Paolo Ciot.

L’incanto delle creazioni Altaluna

Ho conosciuto questa splendida ragazza nel suo Atelier, nel borgo meraviglioso di Pitigliano. Sono rimasta rapita dalle sue creazioni. Incantata totalmente e sono sicura che l’incanto, dopo questa intervista si diffonderà. Chi è altaluna?

Altaluna non sono io ma lo sono le mie creazioni, io sono semplicemente elena. le firmai la prima volta così perchè uno dei miei giochi preferiti era l’altalena, con l’altalena quando ti lanci forte ti sembra un pò di volare, e poi perchè la vita è un pò un altalena no? ti fa volare ma nn rischi di cadere andando troppo in alto come icaro. lui più che un sogantore era un ambizioso. e ovviamente la luna perchè ha ispirato tanti poeti, artisti, innamorati e anche scienziati. non solo, chissà perchè quando siamo bambini la guardiamo e iniziamo a farci tante domande e magari lei che è più vicina alle stelle sembra un pò che ci ascolti di più. questo è quello che pensavo io.

Da dove nascono i personaggi delle tue favolose creazioni?

I personaggi nascono da mille ispirazioni …da cose viste ai musei, dalle favole più conosciute, dai libri illustrati, da film come soprattutto quelli di chaplin e fellini per citarne i più popolari o altri come i cortometraggi di svankmajer.. magari da un bimbo o da una frase sentita di sfuggita.sono tante le ispirazioni , ma credo per lo più da un a scintilla che mi nasce dentro che è sempre la prima, creare ovvero dar vita a ciò che nn esiste ancora. sempre da piccolina nei miei giochi immaginavo che le cose, anche una schifezza fatta col pongo, potessero prender vita. è per questo che le cose che faccio piacciono, perchè hanno un animo. alcune dopo averle finite mi metto a guardarle per minuti perchè hanno qualcosa che nn so spiegarmi nemmeno io, contengono dei segreti e so che nn li sveleranno mai. è stato un sogno comune per molti di noi, una cosa che prende vita, no?

Che cosa rappresenta per te l’immaginazione?

Per quanto riguarda l’immaginazione, guarda ti cito un film che mi ha affascinato molto nell’infanzia ed è che se noi nn immaginiamo, se nn crediamo nella fantasia, tutto muore e vince il NIENTE, (fa tanta paura, il niente)perchè questo vuol dire anche sperare. l’immaginazione è pensare, è intelligenza, è curiosare oltre i limiti. usare la testa oltre quello che vediamo sempre, va oltre gli schemi e non ti omologa. il potere più grande è un pò lo stesso che sto dicendo. una persona depressa non sogna più, ecco il suo contrario. viviamo in un mondo malato grave ma se ci arrendessimo sarebbe peggio.

Quando eri piccola cosa sognavi di diventare di grande?

Io da grande vorrei fare questo, inventare e far sognare. da piccola invece volevo fare la veterinaria, ma era uno strano desiderio perchè per imparare a addomesticare gli animali ne ho decimati diversi, senza volere ovviamente…per fortuna la strada da biologa è andata malino così dopo i vent’anni ho cambiato vita e eccomi qui.

Quali tecniche usi per realizzare le tue favole oniriche?

Le tecniche son autodidattiche e quando mi chiedono di fare dei corsi mi viene un pò da ridere perchè non mi sento nei panni di insegnante. magari mi piacerebbe insegnare l’espressione e la maniera di tirar fuori il bello o il brutto di noi nella creazione, che mi sembra nn vada molto di moda nei corsi.

Come hai imparato?

Ho imparato osservando tantissimi quadri, tantissimi libri, studiando è vero un pò di tecniche su libri e chiedendo consigli. ma tutto in un gran pentolone di ingredienti misti. e poi ti svelerò che un bel salto di qualità l’ho fatto analizzando i mie sogni notturni.e forse è stata la cosa più difficile che mi ha fatto capire realmete che il nostro cervello è come l’universo, e nn si può capire tutto. credo sia giusto così. lasciare dei punti interrogativi che ci facciano sognare ancora. è un pò un campo minato l’inconscio, vbisogna saperci camminare e nopn essere troppo sprovveduti…ma qusta è un’altra storia e per ora l’ho riposta…

Ci salutiamo prendendo in prestito una tua citazione preferita?

Be…di citazioni ce ne son proprio tante che mi piacciono ma quella che forse uso di più è questa : per la limpidezza dei tuoi occhi più che per le tue parole.

Per scoprire il mondo Altaluna.

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