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Il sentiero proibito su Fantasy Magazine

Su Fantasy Magazine recensione dell’ultima opera di Moony, Il sentiero proibito.
Andate QUI per leggere l’intero articolo mentre di seguito un estratto dello stesso:

Il romanzo è una storia avvincente sui grandi valori delle vita, soprattutto sul tema del perdono per l’Anno del Giubileo della Misericordia, il cui obiettivo è:
Il valore dell’amicizia si valuta non solo nella fedeltà ma anche nel tradimento.
Solo il perdono può quietare la rabbia.
Solo il perdono riporta l’armonia e mostra quanto sia splendido vivere con la consapevolezza che l’amore è la vera luce che ci avvolge, nel bene e nel male.
L’amore è il tesoro che non ha forma materiale.
L’amore non si vede ma si sente.
L’amore è la felicità di capirne il senso senza voler vedere ciò che non può apparire.
Il romanzo è dunque pregno di valori che, nell’adolescenza, spesso si perdono o si dimenticano, per correre verso altre mete, che alla fine risultano spesso deludenti. Perdonare è quindi un atto d’amore.
Ma è soprattutto una storia di amicizia, di amore vero e di perdono.

Pino Cottogni, Fantasy Magazine

Il sentiero proibito di Moony Witcher

Mondo Erre: intervista a Moony Witcher

In occasione dell’uscita de Il sentiero proibito per Elledici Edizioni, la rivista Mondo Erre intervista Moony e parla del nuovo romanzo. L’intervista sarà presente nell’edizione di luglio/agosto, quindi avete tempo per trovare la vostra copia!

Mondo Erre è una rivista mensile per i ragazzi dagli 11 ai 15 anni, prodotta e pubblicata dall’Editrice salesiana Elledici, esperta nel campo dell’educazione dei ragazzi.
La redazione è composta da un team di giornalisti esperti nella comunicazione ai preadolescenti e si avvale della collaborazione di insegnanti, pedagogisti e psicologi dell’età evolutiva.

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Intervista a Luca Azzolini, autore di Volley Star

3547-Bro.indd Volley star – Due cuori in campo
Luca Azzolini

Edizione Piemme, Il Battello a Vapore
Pagine 272
€ 14.00
Età 9-11 anni
Pubblicato a luglio 2014

www.lucaazzolini.it

LEGGI IL PRIMO CAPITOLO GRATUITAMENTE

 Il giorno in cui Vicky entra per caso nella palestra della scuola e colpisce la palla con un bagher perfetto, le ragazze in campo non hanno dubbi: è la giocatrice che stanno cercando per formare la nuova squadra di pallavolo. Il torneo è alle porte e gli allenamenti iniziano subito… Vicky non vede l’ora di sfidare l’imbattibile muro delle avversarie!

Intervista

Com’è nata l’idea di Volley Star, il romanzo dedicato alla pallavolo pubblicato a luglio 2014 da Edizioni Piemme?

È nato tutto per caso. Tre anni fa, al Salone del Libro di Torino, mi è capitato di avere un paio d’ore tutte per me che ho speso girando per gli stand, sfogliando libri in tutta calma. Devo l’idea di Volley Star a quelle due ore di pace a zonzo nella gran confusione del Salone. Mi accorsi che, tra le varie case editrici per ragazzi, mancavano libri per ragazzi dedicati alla pallavolo.

Il volley è uno sport stupendo, che si pratica durante tutto l’arco scolastico (scuole elementari, medie e superiori) e ho sentito subito un grande trasporto per quella storia. Mi sono affrettato a segnare l’idea su quello che avevo a portata di mano (nelle “note” del mio iPhone) e tre giorni dopo, tornato a casa, ho steso di getto 15 pagine di progetto. Tre anni dopo, quell’idea, è diventata un libro in uscita l’8 luglio 2014 per Edizioni Piemme.

Volley Star è un libro molto diverso dai tuoi precedenti. Ti conosciamo come autore per ragazzi di genere fantastico, come hai affrontato la stesura di questa storia?

Sì, Volley Star è una storia molto diversa dalle mie precedenti e anche da quelle che seguiranno, ma quando scrivo amo cambiare genere e mettermi alla prova. Non mi accontento mai. Sono molto grato delle opportunità che ho avuto grazie alla scrittura, per questo, quando afferro un’idea, anche se è fuori da quelle che vengono percepite come “le mie corde”, io mi sento in dovere di sperimentarla al massimo. Ecco, Volley Star si è presentata come una sfida e io l’ho colta. Non sono un gran sportivo e ho dovuto imparare i segreti della pallavolo partendo proprio dalle cose basilari.

La pallavolo è uno sport che pratichi? Come ti sei documentato e come sono nate le Coccinelle, la squadra di giovani giocatrici capitanate da Vicky?

A dire il vero la pallavolo è uno sport che mi ha sempre affascinato molto e ho avuto la fortuna negli anni dell’Università di avere un’amica che, in modo professionale, giocava nei campionati di volley nazionali. Ho chiesto il suo aiuto per la prima bozza e il suo sostegno si è rivelato fondamentale. Poi ho avuto la fortuna di avere due editor in Piemme che hanno praticato la pallavolo e, come se non bastasse, ho sottoposto il testo alla FIPAV (la Federazione italiana Pallavolo) per un ulteriore riscontro. A questo vanno aggiunti i sei volumi che ho letto per approfondire la materia.

Da qui sono nate le Coccinelle, la squadra che Vicky scopre nel primo capitolo del romanzo: all’inizio sono solo sei ragazze, troppo poche per formare una vera squadra, ma nel corso del romanzo, grazie a tanto impegno e tanta forza, diventeranno sempre più numerose, brave e agguerrite! C’è un campionato da vincere!

Hai preso spunto da personaggi reali per le Coccinelle? E Vicky, come è nata la protagonista di Volley Star?

Inizio con Vicky che è la chiave di volta del romanzo. È attorno a lei che ruota il mondo delle Coccinelle e la storia che si andrà sviluppando nel romanzo. Il nome lo deve a una mia cuginetta, entusiasta dei miei precedenti romanzi! Accanto a alla protagonista di Volley Star, però, ci sono anche la determinata e forte Serena “Rocky”, vera roccia della squadra, la dolce Lucilla, le gemelle Arianna e Rebecca, appassionate la prima di moda e la seconda di tutto ciò che è tecnologia, e infine c’è Sarah, la scheggia incontenibile italo-americana (più un sacco di altre giocatrici, amiche e rivali: Yasmin, Sofia, Nadia…).
Non mi sono ispirato a pallavoliste italiane, ma nel romanzo viene citata una vera squadra femminile, allenata da un vero campione mondiale (una comparsa speciale per i lettori che amano la pallavolo!) inseriti di proposito per omaggiare questo grande sport.

A cosa stai lavorando in questi giorni? Ci sarà un Volley Star 2 e nuove storie con le Coccinelle come protagoniste?

Tra la prossime uscite, il 2 settembre 2014 tornerò in libreria con una nuova saga fantastica per ragazzi, edita sempre da Piemme, intitolata Nelle terre di Aurion. Usciranno subito due volumi, Il Libro del Sapere e Il Calice della Verità… e non vedo l’ora! È una storia magica, misteriosa, piena di trame e misteri da svelare, e niente è come sembra in questa serie di romanzi. Niente! È tutta una sorpresa.

Volley Star 2? Ci stiamo ragionando con Piemme in questi giorni. Il libro è stato accolto molto bene dalle librerie e dai lettori, e, in effetti, ho già delle idee per dei seguiti. Tengo le dita incrociate, perché mi piacerebbe davvero raccontare ancora delle Coccinelle.

Intervista a Doriano Strologo… illustratore

1. Chi è Doriano Strologo?
Doriano Strologo è un ragazzo che ha sempre preferito alle parole le immagini, ecco perche mi trovo molto piu a mio agio con una matita in mano. Abito di fronte al mare e il mare fa parte di me. Sono sposato e ho due splendidi figli (forse i “disegni” più belli che ho realizzato).

2. Quando hai deciso di diventare illustratore? Che studi hai seguito per diventarlo?
Fin da bambino ho sempre tenuto la matita in mano. Mi e sempre piaciuto “scarabocchiare”, quindi è stato un passaggio quasi automatico ed indolore quello di far diventare lavoro la mia passione.
Ho frequentato l’Istituto D’Arte “EDGARDO MANNUCCI” di Ancona, quindi ho frequentato diversi studi grafici della zona. Dopodichè diverse notti in bianco a provare e riprovare diverse tecniche.
Mi piace definirmi un artigiano dell’illustrazione.

3. Com’è stata la tua esperienza di lavoro con le case editrici o anche in generale?
La mia esperienza con le case editrici posso tranquillamente definirla positiva, forse data dal fatto che ho avuto la fortuna di collaborare con addetti ai lavori molto professionali che mi hanno messo sempre a mio agio, consentendomi così di dare sempre il massimo ad ogni progetto cui ho collaborato.
Si, devo dire che fino ad ora la mia esperienza con le case editrici è molto positiva.

4. Puoi farci vedere alcuni esempi di tue illustrazioni?

5. Puoi parlarci di progetti in corso? E qual’è il progetto passato che più ti è piaciuto seguire?
Ho diversi progetti in corso… sto collaborando con il famoso scrittore olandese Koos Verkaik alla realizzazione di una serie per ragazzi ambientata in mondi fantastici di cui sono gia usciti diversi numeri, che ha ricevuto un caloroso consenso del pubblico.
Inoltre ho avviato una collaborazione con una scrittrice americana sempre per una serie di racconti per bambini.
Per quanto riguarda il progetto che più mi e piaciuto seguire e stato il primo numero di questa saga fantastica di Koos, perché mi son dovuto immergere in mondi a me sconosciuti, quindi informarmi su vestiti, personaggi, paesaggi e quant’altro.
E’ stata, ed è, una esperienza molto costruttiva.

Nascerò angioletto di Camilla Carniello + intervista all’autrice!

Nascerò angioletto di Camilla CarnielloNascerò angioletto
Camilla Carniello

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ilmiolibro.it | Prezzo € 10,50 | 168 pagine
Narrativa | 1a edizione 12/2013

leggi il primo capitolo GRATIS
il sito internet dell’autrice www.camillacarniello.it
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Marianna è giovane e solare. Tutto sembra essere perfetto fino al giorno in cui si rende conto di essere incinta. Sedici anni e una vita che le cresce dentro. Le sue giornate si trasformano così in una sfida per andare avanti, per farsi forza da sola e lottare per le proprie decisioni tra una madre che non vuole accettare questa Grande Situazione, un ragazzo troppo sfuggente, una vicina di casa che sembra pazza e il suo furetto curioso. Ma la gravidanza non sarà l’unica novità per Marianna…

INTERVISTA ALL’AUTRICE

Chi è Camilla Carniello?

Camilla ha vent’anni e per ora è una studentessa di arte e teatro a Venezia. Ha iniziato a scrivere da giovanissima, proprio grazie alla creatività suscitata in lei dalla fantasia di Moony Witcher. La scrittura le ha aperto fin da subito le porte di un mondo meraviglioso che non ha più abbandonato. Nascerò Angioletto è il suo primo libro, ma in serbo ha molti altri progetti che non vede l’ora di mettere in atto. I suoi scritti spaziano in vari generi, dal romanzo per giovani adolescenti, sia fantasy che non, fino a racconti brevi, riflessivi o ironici. Ha partecipato a molti concorsi di scrittura; alcuni li ha vinti, altri no e li porta tutti nel bagaglio di esperienze necessario per sviluppare sempre nuove idee.

Com’è nata la storia per questo romanzo?

Nascerò angioletto era in origine un racconto breve, formato solo dal primo capitolo del testo. Camilla l’ha scritto per il concorso di scrittura per giovani scrittori, organizzato nell’ambito del Fantasio Festival di Perugia voluto da Moony Witcher. Incoraggiata dalla vincita di tale competizione e dalle parole dei giudici e di Moony Witcher ha continuato la storia fino a farne nascere un libro che vede finalmente la luce ora.
Tutto è partito dal grande polverone suscitato dalla discussione sull’aborto: legalizzarlo o no? Ma la riflessione non si ferma solo a quello. Camilla si è immedesimata in Marianna, una giovane mamma, confusa e presa alla sprovvista; attraverso la protagonista Camilla ha dato voce ai suoi pensieri e alle sue riflessioni, prendendo in considerazione varie ipotesi. Che scelta ha fatto infine Marianna? Basta cominciare a leggere!

Com’è stata la tua esperienza di scrittrice? Hai qualche consiglio?

I primi passi nel mondo dell’editoria sono i più difficili, addirittura avvilenti. Purtroppo non ci sono molti editori disposti ad incoraggiare scrittori alle prime armi o poco conosciuti e per questo ci si trova a fare i conti con rifiuti continui e gentili (quanto snervanti) lettere di diniego da parte delle grandi case editrici. Camilla scrisse Nascerò angioletto a sedici anni. Ne sono dovuti passare altri quattro prima che riuscisse a far arrivare il suo libro alle mani dei lettori, ma la soddisfazione e la gioia di vedere le proprie parole finalmente pubblicate sono indescrivibili! Non arrendetevi, la battaglia è dura, ma ne vale la pena. Ogni scrittore è un tesoro prezioso per la cultura, per il lettore e per il mondo della fantasia. Non datevi mai per vinti e perseguite il vostro scopo con tanta forza di volontà. La perseveranza premia!

Hai altri progetti in mente?

Assolutamente sì! Camilla, per quanto stia muovendo i primi passi nel mondo della letteratura è ben decisa a percorrerci un lunghissimo cammino. Ha in serbo molti altri progetti, sia narrativi che teatrali (anche la scrittura per la scena la affascina molto, infatti) ed è pronta a continuare la sua lotta per vederli nascere e crescere poi grazie ai lettori!

Giornata mondiale del Libro: Moony Witcher su Radio Vaticana


Per la giornata mondiale del libro, ecco un’intervista che Radio Vaticana, nella giornalista Elisa Sartarelli, ha fatto a Roberta Rizzo – Presidente di Città dei Sogni.

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Celebrata ieri la Giornata Mondiale del Libro e del Diritto d’Autore, evento patrocinato dall’Unesco per promuovere la lettura. La prima edizione si è tenuta nel 1996 e da allora ogni 23 aprile numerose manifestazioni si tengono a livello mondiale per rendere omaggio ai libri. Al microfono di Elisa Sartarelli, spiega l’importanza del leggere, la giornalista Roberta Rizzo, in arte Moony Witcher, autrice di numerosi romanzi per ragazzi: RealAudioMP3.
R. – Indubbiamente è molto importante. Leggere è vivere, è vivere tante avventure, conoscere, capire e divertirsi, soprattutto per i bambini e non solo per gli adulti, perché i bambini hanno bisogno di immaginare, di vivere e di capire in quale mondo vivono attraverso delle avventure che gli scrittori rendono vive nei loro libri.

D. – Lei è una scrittrice di libri per bambini che hanno avuto molto successo a livello italiano e internazionale. E’ dai bambini, quindi, che dovremmo partire per promuovere la lettura, anche se proprio nei più piccoli sembra diminuire questo interesse per i libri…

R. – Dai bambini bisogna partire sempre per tutto: per tutto ciò che riguarda la nostra società, il mondo che viviamo. La lettura per il bambino è fondamentale. Il libro è uno strumento normalmente cartaceo, ma non può diventare solo un momento di gioco, anche se il libro può essere un gioco. La lettura non deve essere imposta, ma deve essere una gratificazione e questo è un discorso pedagogico e educativo che nelle scuole deve passare. Ma non è soltanto la scuola, è la famiglia, perché se il bambino ha dei genitori che leggono, dei nonni che leggono, evidentemente apprezzerà anche lui la lettura. E poi c’è il mondo, il mondo esterno: bisognerebbe frequentare di più le librerie, le biblioteche. Quando i genitori, le mamme, i papà o i nonni portano i figli in libreria, è bene che li lascino scegliere.

D. – Possiamo quindi avvicinare i bambini alla lettura, magari attraverso gli e-book oppure attraverso le presentazioni: qual è il metodo migliore per far capire ai bambini quanto è importante leggere?

R. – Gli e-book sicuramente sono uno strumento agevole. Se parliamo di testi per bambini e se parliamo di bambini dai 6 ai 10 anni, l’e-book è problematico, nel senso che le immagini non hanno quell’impatto così importante rispetto a un testo cartaceo. Se parliamo, invece, di ragazzi dagli 11 anni fino ai 13-14 anni, quindi preadolescenti, l’e-book è sicuramente uno strumento a loro confacente. Per quanto riguarda le presentazioni, io sono un po’ scettica: ne ho fatte tante nella mia vita di scrittrice e devo dire che dopo un po’ – se non si ha un impatto emotivo ed empatico – è noioso: per i ragazzini soprattutto non è interessante molto la presentazione, se non prende lati che per loro siano importanti, siano fondamentali per la loro crescita. Ritengo, invece, che vi siano strumenti diversi e luoghi diversi dove promuovere i libri e sono, per esempio, le manifestazioni tipo i festival, ma non centrano spesso gli obiettivi sulla creatività e l’immaginario. Io sto organizzando, per il 2014, un grande festival dedicato, appunto, ai bambini: lo sto organizzando in una città del nord, che è Vigevano, e sarà un festival nazionale, dedicato a tutti i bambini, sulla creatività.

Testo proveniente dalla pagina http://it.radiovaticana.va del sito Radio Vaticana