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Un bacio dall’altra parte del mare di Simona Toma

Un bacio dall'altra parte del mare Simona TomaEditore Giunti Y
Pag. 240
€ 12.00
Età 16 in su

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“Yassine: le sue mani nodose, i suoi occhi marroni, la sua bocca di liquirizia… Me lo ripasso mentalmente per essere sicura di fissare ogni dettaglio del suo volto. Yassine, Yassine, Yassine…
Ma sono impazzita? Non so neanche chi sia e mi ritrovo già a pronunciare il suo nome come se fosse un mantra? Chi sa da dove viene? È qui per studiare? Con chi vive? Dove vive? Cosa fa?””

Una storia intensa che vi farà ridere, piangere e sognare, narrata con intelligenza, dolcezza e tanto humour.
Una festa clandestina sui meravigliosi colli bolognesi, le sirene della polizia che si avvicinano sempre di più, un ragazzo e una ragazza che fuggono nella notte a cavallo di una bici: non era certo questa la vita che i genitori di Caterina sognavano per la figlia mandandola all’università di Bologna. Impacciata, buffa ma irrimediabilmente romantica, Caterina ha le idee confuse sul futuro e tanta voglia di fuggire dalla cittadina del Sud in cui è cresciuta. Anche se il prezzo da pagare è diventare avvocato come suo padre. Così si lancia alla scoperta della vita metropolitana insieme all’inseparabile amico Ettore, dichiaratamente gay, irriverente e un po’ filosofo, ritrovandosi in un caotico appartamento affollato di studenti più confusi di lei: la “dea dell’amore”, il graffitaro su commissione, l’irriducibile secchiona. La città universitaria più eccitante d’Italia la stupisce e la travolge, per la prima volta finalmente libera. Ma proprio nel momento più improbabile, Caterina si innamora. Un colpo di fulmine. Un amore improvviso, complicato e immenso. Un amore che sa di spezie e ha le labbra morbide di Yassine, un bellissimo ragazzo che, rincorrendo la speranza, dal Maghreb è arrivato fino a qui…
Caterina viene dal Sud, Yassine da molto più lontano. Bologna li farà innamorare perdutamente.

Simona Toma è nata a Lecce nel 1976. Lavora in regia e produzione per il cinema, la televisione e il teatro. Ha esordito per Mondadori con il romanzo young adult Da questo libro presto un film, pubblicato anche in Germania e in uscita in Brasile. Sempre per Mondadori, ha pubblicato il romanzo Diario semiserio di una teenager disperata, con lo pseudonimo di Carlotta Fiore. Per Giunti, è presente con un suo racconto nell’antologia Buon Natale rosa shocking e Un bacio dall’altra parte del mare.
Il suo blog è€ simonatoma.wordpress.com.

Onyx di Jennifer Armentrout – LUX #2

In attesa dell’ultimo regalo legato all’uscita di Rossa come l’amore perduto (che anche questa voltà verrà messo in palio attraverso il sito di goodreads.com) riprendiamo il nostro consueto corso e pertanto torniamo all nostra rassegna di romanzi interessanti. Oggi vi presento un libro che fa parte di una serie di cui già vi ho parlato tempo fa, quando vi presentai il primo romanzo Obsidian…Onix è il secondo della serie

onyxOnyx
Jennifer L. Armentrout

serie LUX n.2

Giunti
pag. 368
€ 12.00

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Il secondo attesissimo capitolo della serie “Lux”.

Daemon Black ultimamente è cambiato: dolce, passionale, protettivo e addirittura geloso, sembra davvero prendere sul serio la relazione con Katy, che adesso è qualcosa di più di una bizzarra connessione aliena. E Katy? Ancora combattuta, non può più negare di esserne perdutamente innamorata. Però non è facile godersi una storia d’amore quando il pericolo è in agguato: una minacciosa presenza che viene da un altro mondo e nasconde segreti impensabili. Katy è sconvolta per aver appreso cose che non poteva lontanamente immaginare e l’improvvisa apparizione di qualcuno creduto morto non rende certo la situazione più semplice. Determinati a scoprire la verità sulla scomparsa di Dawson e della sua ragazza, Katy e Daemon si trovano ad affrontare una lotta di dimensioni cosmiche. Nessuno è ciò che sembra e i segreti nascosti per così tanto tempo reclameranno le loro vittime. A volte esistono nemici più forti dell’amore…
Nel secondo, avvincente episodio della serie “Lux”, suspense, intrighi e passione sono… alle stelle!

Le movenze delle mani, il tentennare della testa e il ciuffo ribelle che danzava sulla fronte di David. Tutto sembrava così inverosimile. C’era pace in quella musica. C’era dolcezza. C’era quello di cui Constanze aveva bisogno.
Si alzò dal letto appena lui staccò le dita dai tasti. David rimase seduto a guardarla incantato dai suoi occhi verdi, illuminati dalla bellezza.
L’abbraccio fu interminabile. Fu come il volo di due gabbiani sul mare azzurro.
L’incontro dei volti, il contatto delle guance e poi delle labbra.

Storia catastrofica di te e di me di Jess Rothenberg

Storia catastrofica di te e di me di Jess Rothenberg

Editore Einaudi
Pagine 352
Prezzo € 18.00 brossura/ € 9.99 ebook

«E lui ti dice che sei bella e tutt’a un tratto lo sei.
Ma ho una notizia da darvi: è un gran casino, in realtà, un gigantesco incubo che vi esploderà in mano. Non avete idea del pasticcio in cui vi siete ficcate. L’amore non è un gioco.
Le persone ci si tagliano le orecchie.
Ci si buttano dalla Torre Eiffel, oppure vendono tutto quello che hanno per trasferirsi tipo in Alaska e vivere con gli orsi grizzly, e poi finiscono sbranate e nessuno le sente urlare aiuto. Ecco com’è: innamorarsi è piú o meno come essere divorati da un grizzly.
E credetemi, io lo so».

Brie muore all’improvviso. A sedici anni.
Col cuore, letteralmente, spezzato in due.
Nell’istante esatto in cui si sente dire da Jacob che non la ama piú.
Ma questo è solo l’inizio della storia.
Dal suo punto di osservazione in Paradiso Brie finalmente capisce un sacco di cose.
Che il matrimonio dei suoi sta proprio andando a rotoli.
Che il fratello Jack non riesce a perdonarle di essere morta.
Ricominciare da capo quando si ha il cuore a pezzi non è facile. Specie in un posto tutto nuovo. Ma una figura davvero celestiale comparirà presto ad accompagnare Brie nel suo paradisiaco futuro.

Incontrando Loredana Frescura

Benvenuta. E’ un piacere averla qui con noi.Loredana Frescura per quelli che ancora non la conoscono cosa possiamo dire di lei?

Sono una persona che ha prima riconosciuto e poi inseguito una passione con determinazione, molto sacrificio e lavoro e che vive con semplicità con i suoi figli, un cane goloso (che riesce a fare gli occhi dolci a chiunque gli prometta cibo) e tiene la porta della sua casa ben aperta per gli amici, grande ricchezza di ogni vita.

Prendendo in prestito una citazione famosa?

“Vorrei che tutti leggessero, non per diventare letterati o poeti , ma perché nessuno sia più schiavo” Gianni Rodari

Parliamo del suo ultimo romanzo “Scrivimi solo parole d’amore”, un romanzo davvero emozionante, romantico e reale. Da quali suggestioni, idee, esperienze ha preso vita?

Ho pensato e sperimentato tante volte quanto sia facile avere paura delle diversità e quanto poco ci riconosciamo diversi noi rispetto ad altri. Se ci pensiamo un attimo non possiamo non sorridere di questo. Ognuno di noi è portatore di diversità e quindi sono contraria alle etichette…i diversamente abili…non capisco cosa significhi. Io sono diversamente abile in moltissime cose, ognuno di noi lo è. Ho cercato di raccontare attraverso Bianca e Vincenzo sia la storia di un popolo , i rom, sia la storia di due ragazzi che, giudicati “ diversi”, affrontano con dignità e forza , le difficoltà legate naturalmente alla crescita e quelle dovute al confronto con un mondo che spesso ha paura di mettersi in discussione.

I personaggi. E’ molto facile identificarsi con Bianca, con il suo desiderio talvolta di normalità , di vivere nell’amore e nella semplicità. Cosa ci può rivelare su di lei…qualche segreto?

Bianca è una creatura che ritengo meravigliosa, che è capace di prendersi cura degli altri, affamata d’affetto e d’amore; conosce il dolore dell’abbandono e dopo aver costruito barriere intorno a sé per non soffrire, è capace di smantellarle quando prende coscienza della propria identità di persona.

Ah sì…sa cucinare un’ottima ciambella alla vaniglia.

Su suo padre?

Romolo-attento. Bianca lo chiama così. Romolo è colui che per amore ha cambiato la sua vita. Il cambiamento può avvenire dentro e fuori di noi. Ci si può modificare, si può migliorare, si può dare alla propria vita nuovo impulso e nuova energia; si può capire quanto poco valga il denaro, il successo, se non guardiamo alla terra, al cielo, agli alberi. Il nostro essere migliore spesso è imprigionato in schemi che sono stati costruiti e che ci soffocano. Spesso la libertà consiste nel non possedere.

Romolo-attento, come me, è affascinato dai treni.

Secondo lei i ragazzi più giovani in che misura lottano per unificarsi alla massa e perchè? Cosa le consiglia?

I nostri giovani, i “miei” giovani, cioè i ragazzi che incontro, che mi leggono e quelli che ascoltano, hanno bisogno tutti di sentirsi parte di qualcosa per avere sicurezza e stabilità. Sta a noi adulti proporre un “ qualcosa” di positivo e di flessibile nel quale gli spazi siano sì definiti, ma non diventino prigioni. Invito i giovani a riflettere, a prendere l’abitudine al confronto, a guardare al di là dei messaggi che circondano la nostra vita, li invito a cercare di capire chi sono e seguire il filo della propria identità. Essere felici non è impossibile.

L’amore. Con quale parole è possibile raccontarlo ai più giovani?

L’amore. Un sapore che rende squisito un cibo. Un colore che rende unico un pezzo di cielo. Una nota che non può essere tolta in uno spartito. Una dolce malinconia che rende più bello pensare al domani. L’amore è progetto. E’ l’antitesi della solitudine e della morte. Ci fa riconoscere in qualcun altro più belli, più forti, più sicuri. L’amore mette al riparo dalla negatività. E’ ovvio che anch’esso ha numerose sfaccettature , ma in generale, amare rende capaci di cura verso noi stessi e gli altri. Amare e sentirsi amati costituisce il miglior motore, ecologico all’ennesima potenza, di ogni vita.

L’amore di Bianca e Vincenzo è una strada verso la maturità e verso la ricerca di stessi. Cosa ricorda della sua adolscenza. Alcuni suoi ricordi vivono nelle pagine dei suo romanzi?

La mia adolescenza…contraddizioni, paure, senso di inadeguatezza, amici, risate, pomeriggi e sere a parlare di tutto…la mia adolescenza come tante, con gli stessi ingredienti di quella dei giovani di oggi, contesti diversi è vero, ma stesse paure e stessi desideri. Per questo i ricordi che metto nelle pagine dei miei libri, sono riconoscibili anche dai ragazzi del 2010. Bianca e Vincenzo vivono un amore “diverso”, un amore che li porta a definirsi “ fratelli molto di più”. La ricerca di chi siamo diventa sempre essenziale per cercare di essere felici.

Quando ha scoperto il ruolo e la magia della scrittura?

Ho capito che scrivere poteva diventare un impegno costante perché passione da condividere, relativamente molto tardi, rispetto a molti che pubblicano libri da giovanissimi…quindici anni fa risultai finalista di un importante premio letterario; poi ci furono anni di “ silenzio” nei quali ho lavorato tantissimo e ho buttato il mio lavoro perché stavo cercando davvero chi ero e cosa potevo dare e ho imparato l’umiltà della scrittura. Scrivere e pubblicare è anche atto di coraggio e di responsabilità, per cui bisogna avere l’umiltà di accettare critiche e di rivedere il proprio lavoro. Mi ritengo molto attenta nella scrittura, anche se libera, proprio perché i miei libri sono letti da giovani in formazione. Coniugare libertà e responsabilità, non è facile, ma si può.

Che cosa rappresenta, nel quotidiano, la scrittura?

Quando sono impegnata nella stesura di un romanzo, scrivo quasi ogni giorno…quotidiano appuntamento con la storia di persone ( poi vengono definiti personaggi, ma per me sono persone) che agiscono, pensano, sognano, si ammalano, soffrono, gioiscono. La scrittura rappresenta per me uno spazio e un tempo con molte dimensioni. Einstein insegna. E mi definisco scrittrice da poco: un mese fa una studentessa della facoltà di Scienze delle Educazioni dell’Università di Firenze, si è laureata con una tesi dal titolo : “Loredana Frescura : un’autrice innovativa nel panorama della letteratura giovanile di oggi” . Lo avevo promesso ai miei amici, io che mi sono sempre definita autrice da quel giorno mi fregio dell’apposizione di scrittrice. Ho assistito alla discussione della tesi, che mi è stata anche regalata, e in una specie di stato di sogno, ho ascoltato parlare di me, della mia infanzia e formazione, del mio stile, dei miei libri. E’ stata un’esperienza unica per la carica emotiva e insieme a due mie amiche che mi accompagnavano, ci siamo ritrovate a piangere di meraviglia. Avrei voluto che mio padre avesse avuto ancora tempo in questo mondo, per vedere ed ascoltare quello che dicevano di me e magari sorridere con me.

Oltre ai suoi, quali libri si sente di consigliari ai nostri giovani amici  lettori?

Ci sono libri senza tempo e senza spazio…per me sono stati amici e confidenti e mi hanno fatto sognare e pensare e diventare la persona che sono.. Penso al Piccolo Principe, a Siddharta, a Se questo è un uomo, a Pinocchio, a Viaggio al centro della terra, a I dolori del giovane Holden , a Candide, a Cyrano…potrei continuare l’elenco per altre cento pagine…

Grazie mille Loredana.

a presto.

Incontrando Barbara Baraldi e Scarlett

Barbara Baraldi scrittrice affermata, debutta con il primo romanzo per ragazzi, Scarlett.

Ti va di raccontare ai nostri amici lettori chi sono i protagonisti di questa affascinante storia?

La protagonista principale è Scarlett, una ragazza di sedici anni che da poco si è trasferita in una nuova città. È la sua voce a condurci lungo le spirali della narrazione. Tra i problemi di inserimento nella nuova scuola e le incomprensioni con i genitori, si trova costretta a ricominciare tutto daccapo. A Cremona ha lasciato il suo migliore amico, che forse stava diventando qualcosa di più. Durante il tradizionale concerto di inizio anno Scarlett incontra Mikael, il bassista dei popolari Dead Stones. La sua bellezza la turba e i suoi occhi di ghiaccio sembrano celare una malinconia infinita. Poi ci sono Vincent e Ofelia, Caterina e Genziana, la perfida Lavinia, Umberto che si innamora di Scarlett ed Edoardo il bibliotecario, intelligente e sensibile, che le insegna ad ascoltare la voce dei libri. Poi un omicidio e il soprannaturale che entra prepotente nella sua vita.

Quando e come hai creato il personaggio di Scarlett?

Penso che Scarlett vivesse già in un angolo della mia mente. Era tanto tempo che desideravo raccontare la storia di un amore impossibile. Tante volte ho visitato la tomba di Giulietta a Verona, permeata della presenza del suo Romeo. E cosa c’è di più impossibile che il sentimento tra una fanciulla e una creatura soprannaturale? Scarlett, timida e coraggiosa, istintiva e a volte incapace di esprimere le emozioni, mi parlava con la sua piccola voce. Ho dovuto solo seguirla. Quando ho cominciato a scrivere, le sue caratteristiche hanno prepotentemente preso forma. È stato emozionante ricevere mail dei lettori in cui mi dicevano: Scarlett sono proprio io! Forse proprio in questo risiede la sua magia, Scarlett è una straordinaria ragazza della porta accanto.

Che legame ti lega con i personaggi a cui dai vita?

Un legame profondo e viscerale. Li sento vivere e respirare. Mentre scrivo mi emoziono con loro. All’inizio mi sentivo stupida ad ammetterlo, ma mi è capitato a volte di commuovermi o di dovermi fermare durante la scrittura perché ero troppo spaventata.

Da che parte si inizia quando si decide di scrivere un romanzo?

Penso che sia diverso per ogni scrittore, così come per ogni storia che si vuole raccontare. Le possibilità sono infinite! A volte comincio da una scena, un’immagine che prende forma come il fotogramma di un film. Mi è capitato nel caso di Lullaby – La ninna nanna della morte. Due ragazze, molto diverse tra loro, ballano un tango di nostalgia nella penombra di una sala, al ritmo di Lullaby dei Cure. A volte parto da un personaggio o dal desiderio di raccontare un’idea. Scarlett è nato dalla necessità di raccontare una storia sull’amore e i suoi demoni.

Cosa spinge secondo te, nell’animo umano, a dedicarsi alla scrittura?

Penso sia soggettivo. Per me è un bisogno, qualcosa che coltivo sin da bambina. Scrivere mi faceva stare bene. Ho un vero e proprio feticismo per la parola. Nella mia stanza di ragazzina sono ancora visibili le scritte sulle pareti, fatte con lo smalto nero per unghie. Frasi che per me avevano un significato importante e volevo leggere ogni sera prima di andare a letto e a ogni risveglio.

Amore e demoni. Spieghiamo questo connubio?

Per risponderti vorrei riportare la citazione da un libro che ho letto e riletto, quando ero ragazzina: Quando l’amore vi fa cenno, seguitelo, benché le sue vie siano difficili e scoscese. E quando le sue ali vi avvolgono, abbandonatevi a lui, benché la sua lama, nascosta tra le piume, può ferirvi. L’amore è un demone. E io scelto di renderlo non solo in senso figurato.

Molti dei nostri amici lettori coltivano il sogno di diventare scrittori, quali consigli ti senti di dare?

Leggete tanto. Un bravo scrittore è, prima di tutto, un lettore appassionato. I libri insegnano e alimentano la voglia di scrivere. Poi, esercitarsi molto: la scrittura ha bisogno di tempo, cure e attenzioni. Rileggersi spesso. Non aver paura di riscrivere pagine intere. Come si dice? La pratica porta alla perfezione.